Se mi appari
in uno schizzo dissacrante di follia
come spermatozoo impazzito
d'un consumato attimo
di loquace gestualità nell'amplesso
in uno schizzo dissacrante di follia
come spermatozoo impazzito
d'un consumato attimo
di loquace gestualità nell'amplesso
ti chiedo
perché sia il silenzio
a riempire esauste pagine
d'un libro in disuso
e una copertina smunta
come sesso avvizzito
che più non ride.
Se mi appari
nell'oralità di labbra astratte
e cosce affamate di carne
mentre scegli la pelle stantia
d'un profumo raffermo
che ha rimosso il vizio
ti chiedo
perché sanno di te
quelle lenzuola ora sospese
tra polveri e origami
in attesa di sentenza.
Se mi appari
come vampata di marea
che s'è arenata scoglio
a pochi passi dalla riva
mi chiedo
perché io non trovi pace
in risacca alcuna
ma l'unico sollievo
sia per me l'idea del vento.
Poesia scritta il 24/06/2015 - 00:14
Da Enrico Danna
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Commenti
Enrico trovo meravigliosi questi tuoi versi di amore, passione , delusione ed attesa. Una chiusa che riconduce tutti questi momenti nella l'autore a desiderare , con disillusione, di essere la risacca di quella marea.
luciano rosario capaldo 24/06/2015 - 12:39
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