Perdere il concetto di “se”.
Quando ormai ,
sola ed abbandonata
nel ribrezzo della gente
che ti evita e s’inarca
di fianco al tuo lento 
indeciso incedere,
addirittura
accelerando  a testa bassa
fingendo fretta
per andare chissà dove,
in quel preciso istante
avverti che
non esisti  più.
Non già per mancanza
di conoscenza
ma non sei
più in grado di capire cosa
sia “ se stessi”
Quella donna,
capelli biondi stopposi
e disuguali
fronte scura non so se
per il sole che l’ha cotta
o forse anche
per poca igiene,
occhi chiari ma spenti,
un fisico che, se ripreso
denuncia lo stile
di un tempo
ancora intravedibile
e che riconduce a
bei momenti
vissuti e ammassati 
come ricordi 
nel vecchio baule
di quella inutile vita,
difronte alla vetrina del bar
stupita…guarda,
e, come una scimmia
incuriosita allo specchio, 
osserva una… estranea.
Con schiena piegata,
incurvata dal peso di una
vita andata male,
al barista, che vuole
offrirle un caffè,
lei, dopo essersi meglio
riosservata
in quella falsa  vetrina
risponde;
per me va bene, grazie 
ma,
per l’altra riflessa …!
Luciano Capaldo 15 luglio ‘15
Poesia scritta il 21/07/2015 - 17:08Voto:  |  su 122 votanti  | 
	

MARIA ANGELA CAROSIA  
 24/07/2015 - 15:07 A volte capita di perdersi, ma di solito ci ritroviamo...andiamo avanti con coraggio.
Ma quando la forza non basta...
Maria Rosa Schiano  
 22/07/2015 - 16:55 A volte capita di perdersi, ma di solito ci ritroviamo...andiamo avanti con coraggio.
Ma quando la forza non basta...
Maria Rosa Schiano  
 22/07/2015 - 16:06 
Millina Spina  
 22/07/2015 - 10:45 
  
  
  
  
  
Luciano Guidotti  
 22/07/2015 - 10:42 ciao luciano

MAURO MONTALTO  
 21/07/2015 - 20:50 
  
barbara lai  
 21/07/2015 - 20:09 
Maria Cimino  
 21/07/2015 - 19:55 
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
  
Lucio Del Bono  
 21/07/2015 - 19:02 
Antonio Rossi  
 21/07/2015 - 18:37 
  
  
  
  
Rocco Michele LETTINI  
 21/07/2015 - 18:29 Si chiama Anna e quando penso a lei
penso che tutti noi , per vicende di vita, potremmo finire così.
luciano rosario capaldo  
 21/07/2015 - 18:25 Innanzi tutto ti ringrazio peri tuoi commenti alle mie umili poesie, e mi dispiace per ció che accade. Le tue opere sono sempre gradevoli e questa in particolare, mi ha messo un po' in crisi. È molto triste perdere il concetto di se, quando si arriva a ció si è persa la stima ed il rispetto per se stessi. Oggi in questo mondo superficiale non ci accorgiamo di quante persone si umiliano a tal punto. Le mie lodi per la tua sensibilità.
Per ultimo, dico spesso alla mia dolce metà una frase del grande Dante: "NON TI CURAR DI LORO MA GUARDA E PASSA"
Buona serata
  
  
Giulio Arco  
 21/07/2015 - 18:24 Complimenti infiniti
  
  
  
  
Paolo Ciraolo  
 21/07/2015 - 18:11 
Anna Rossi  
 21/07/2015 - 18:09 che con meschinità, vigliaccheria e furbizia , non intelligenza, quindi sicuramente non uno scrittore o autore o forse no, utilizzando i mezzi a sua o loro disposizione ha deciso di declassarmi a più non posso e non da poco tempo. Ho provato anche ad usare gli stessi mezzi al contrario ma è inutile.Restano quindi i commenti che spiegano da soli il valore di ogni mio lavoro.A me rimane il riconoscimento di quanti , come voi, mi onoreranno dei propri commenti; a te o a voi non rimarrà nulla. Pensare che se siete addirittura degli scrittori, autori quelli che parlano di sentimenti , emozioni,vita,religione e che poi ....---
Vi chiedo scusa per lo sfogo ma a questo punto ne valeva la pena. Grazie a tutti.*******
luciano rosario capaldo  
 21/07/2015 - 17:35 
                        


