Quando te ne andasti
mi misi sulle mani del tempo
medico pietoso
per affrancarmi
dalla schiavitù di pensarti
sempre
mi misi sulle mani del tempo
medico pietoso
per affrancarmi
dalla schiavitù di pensarti
sempre
liberandomi poco a poco
del tuo amaro dolce veleno
che pur non uccidendo
debilita e annichilisce.
Pian piano
pur se eterni mi parvero
le ore e i giorni
la nostalgia di te perse consistenza
mi ritrovai
più calma e serena
a provar compassione per te
che consumando sentimenti
hai saputo far cenere di legni preziosi.
Pian piano
allontanando quel morboso desiderio
di possedere il tuo corpo
amico di notti di sole
tutto rientrò nel quieto ordine
della mia anima.
Ora finalmente
di notte vedo una rotonda luna
non più offuscata da nuvole gonfie
che pur se fredda e lontana
m'invita a sognare ancora.
Poesia scritta il 04/08/2015 - 08:35
Letta n.1154 volte.
Voto: | su 10 votanti |
Commenti
Loretta, che tu esca dalla spirale della nostalgia.
I tuoi versi un pò tristi recano con sé anche molto coraggio nel rimettersi in gioco, con la tipica grinta tutta femminile!
Abbiamo una marcia in più...facciamo due
I tuoi versi un pò tristi recano con sé anche molto coraggio nel rimettersi in gioco, con la tipica grinta tutta femminile!
Abbiamo una marcia in più...facciamo due
Maria Rosa Schiano 06/08/2015 - 02:34
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Elegante verseggio,molto bella la tua poesia
Anton Reiken 05/08/2015 - 20:24
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Stupendamente meravigliosa. I miei sinceri complimenti.
donato mineccia 05/08/2015 - 12:13
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stupenda
NELLA BERNARDI 04/08/2015 - 19:29
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Stupendamente dall'animo più nobile.
Rocco Michele LETTINI 04/08/2015 - 15:55
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