dove la tua anima ferita,
poteva essere la tua unica amica,
la sola in grado di capirti veramente,
e c'erano giorni in cui il freddo che avevi dentro,
congelava ogni tua aspirazione ed ambizione,
dove pensavi che la tua mano,
non avrebbe più accarezzato nessuno con amore,
e c'erano giorni in cui la notte arrivava presto,
ed era già buio alle otto del mattino,
ti alzavi assonnato ed impaurito,
tremando all'idea che gli altri,
ti potessero capire,
e c'erano giorni in cui la sera uscivi,
senza nemmeno aver la voglia di varcare l'uscio,
e mentre al bar gli amici parlavano,
ti immaginavi di essere a letto con la testa sotto le coperte,
e c'erano giorni in cui l'alienazione diventava la tua amante,
eri schiavo della noia e la noia era la tua schiava,
fumavi e bevevi senza sosta in cerca di conforto,
nella deliziosa ma mortale spirale dei ricordi,
e c'erano giorni in cui i giorni del passato,
assomigliavano tanto a quelli del presente.

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