Piango perché, amico mio,
i tuoi occhi sono specchi
che riflettono ombre,
i tuoi occhi sono specchi
che riflettono ombre,
sorgenti d'acqua nera
in cui si specchiano
stelle silenziose.
Piango perché, amico mio,
tu non sei più tu,
tu sei altri mille
o sei nessun'altro;
Piango perché, amico mio,
la tua vita è diventata
come mosca che vola
in una teca di vetro,
come un film a colori
visto in uno schermo
bianco e nero.
E le mie lacrime
scendono come pioggia,
come tuono che sveglia
il sonno di un bambino:
svegliati, svegliati amico mio,
ed i miei occhi rideranno
piangendo lacrime di diamante.

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Commenti
Un dolore palpabile, struggente opera. Apprezzata. Ciao





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Ciao Fede un pianto liberatorio questo tuo, be chi dice che un uomo non deve piangere, la sensibilità non ha si chiama solo donna... Molto piaciuta. ciao caro. notte.


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