La forza della vita
V'era un campo,ove svettavan fieri i longilinei
Pioppi,le dure querce e il fronzuto abete,
Che domavan il fischio del vento!
Piu' in basso esili e mosse dai capricci del tempo ,
Un manto di bionde spighe ,or piegate dalla pioggia
Or beccate da furive creature.
Eppur fiere dominavate il paesaggio ,
Nel caldo giugno tra grilli e verdi lucertole
Al sol stese.
Un biondo mare si moveva al soffio del vento
Un profumo soave di grano.
E li' giungeva ogni di' un rugoso contadino ,segnato
In volto da anni di fatica,di barba incolta
E canuta chioma.
Armato inver di scure ,
DOCILI spighe piegavate il capo al sicuro taglio
E s' univa nel ca,po sudore e amor
Per la terra.
Un pugno di grano poteva competer coi signori
Della collina,una manciata di spighe ,eran
Regine del prato .
Nel seme la vita ,ne faran soffice pane
Si nutriran i fanciulli saran conforto a
Mille e poi ancor piu di mille sconosciuti.
Siam anche noi sementi del mondo?
Anassagora antico illuminaci il sentiero!
Uomo anche tu vagavi nell'universo,
Prima d'averterra nel grembo di gea!
I bei vermigli fior ,le pavoneggianti rose
I candidi gigli,la dolce lavanda
Tutti semi un di'!
Non siate dunque superbi
Robusti alberi dal tronco intonso
Da un pugno di semi la vita!
Pioppi,le dure querce e il fronzuto abete,
Che domavan il fischio del vento!
Piu' in basso esili e mosse dai capricci del tempo ,
Un manto di bionde spighe ,or piegate dalla pioggia
Or beccate da furive creature.
Eppur fiere dominavate il paesaggio ,
Nel caldo giugno tra grilli e verdi lucertole
Al sol stese.
Un biondo mare si moveva al soffio del vento
Un profumo soave di grano.
E li' giungeva ogni di' un rugoso contadino ,segnato
In volto da anni di fatica,di barba incolta
E canuta chioma.
Armato inver di scure ,
DOCILI spighe piegavate il capo al sicuro taglio
E s' univa nel ca,po sudore e amor
Per la terra.
Un pugno di grano poteva competer coi signori
Della collina,una manciata di spighe ,eran
Regine del prato .
Nel seme la vita ,ne faran soffice pane
Si nutriran i fanciulli saran conforto a
Mille e poi ancor piu di mille sconosciuti.
Siam anche noi sementi del mondo?
Anassagora antico illuminaci il sentiero!
Uomo anche tu vagavi nell'universo,
Prima d'averterra nel grembo di gea!
I bei vermigli fior ,le pavoneggianti rose
I candidi gigli,la dolce lavanda
Tutti semi un di'!
Non siate dunque superbi
Robusti alberi dal tronco intonso
Da un pugno di semi la vita!
Poesia scritta il 02/11/2015 - 20:38
Letta n.990 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Bellissima e delicata l'immagine che hai dipinto in questa poesia, Buona giornata,
Chiara B. 03/11/2015 - 10:27
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.