su sentieri più svegli della storia che va,
dell'ignobile ipocrisia
di chi ti sta portando via.
Questo assurdo potere, oscurantismo, cos'è?
Che si ripete uguale dopo secoli, che?
Chi sta cercando di depredare
ogni parte del tuo avere?
E' un'unione ideale forse questa qua?
Tra rovine d'un tempo ormai confuso di già,
nella falsità del tiranno,
tra la fama di chi è sottomesso.
E riserbo un posto solamente per me,
questa crisi guardar vicino vorrei perché
non capisco qual è il motivo
di questo sadismo, così giulivo.
Chi spodesta qualcosa, chi la prende di là,
a passi lenti e tardivi, tutto finirà,
o si riprende l'eterna lotta
di chi sta sopra e di chi sta sotto?
Ma quando il vento sui monti ancora si abbatterà
all'ombra combatteremo, esempio di civiltà,
si può sbagliare ma non sperare
la fine d'un momento migliore.
E quando, o Grecia, ti rialzerai
ricordati di te, dell'importanza che hai,
ti servirà per replicare,
riavere a te il tuo tempo migliore!
Ricchezza non è tutto, forse è ingenuità,
sapienza è di pochi, l'han fabbricata qua,
se ascolti meglio la tua gente
lo dirai forte: non è finito niente!
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