come ogni cosa bella poco dura
come a lungo durare poteva mai
l’agognata serenità ch’amo ed amai?
Fu l’alba tersa,il cielo fu sereno,
il tempo corse via dolce e ameno;
di sole illuminate le giornate,
serene fur,nel sonno, le nottate.
Non uno screzio fu,non un disguido:
Peccato!partito è per altro lido.
Cappa è calata come cielo grigio
e la serenità resta miraggio.
Il Dio di carità a mani aperte
senta la voce mia,le preci incerte;
solo,soltanto in Te,mio Dio,confido:
Fa ritornar la rondine al suo nido.
Come non so,vacante è la mia mente;
nemmeno può valere uomo potente.
Tu puoi,però,rimuover l’ostacolo
oprando,Tuo voler, grosso miracolo.
Vedo ora lontano candide vesti:
E’ Angel conoscitor pensieri mesti.
S’affretta a me vicin, prende mia mano:
Dormi seren, tuo desiderio è vano.
Il dire che tu fai non mi consola,
il mio pensiero ancor lontano vola,
torno a pregare Iddio,l’Onnipotente,
onde ridoni a noi l’Uomo valente.
Voto: | su 0 votanti |
Nessun commento è presente