vento d estate
Lieve e dolce soffia sulla terra riarsa dal sol
tra le chiome sopite dei pini
nelle ore del meriggio,
soffia e con se porta
l’allegro frinir delle cicale in festa
soffia sulle spighe d’oro
sul contadin all’opra intento
soffia sui fanciulli arrossati
intenti in innocenti giochi
e par negli occhi loro
si respiri tutta la forza del creato.
Spira O vento leggero su tutte le creature
e par che quella verde lacerta
nel vento e nel sole rinasca .
Il tuo tocco soave qual gioia porta al mondo
e in special modo in quei dì quando
il gracidar delle ranocchie mai si resta .
O vento beato come vorrei da te esser rapito
portato in antiche mete nell’azzurro infinito
per conoscer ove tu abbia asilo
soffia anche su me
O figlio d’Eolo
io figlio dell’uomo
tra le chiome sopite dei pini
nelle ore del meriggio,
soffia e con se porta
l’allegro frinir delle cicale in festa
soffia sulle spighe d’oro
sul contadin all’opra intento
soffia sui fanciulli arrossati
intenti in innocenti giochi
e par negli occhi loro
si respiri tutta la forza del creato.
Spira O vento leggero su tutte le creature
e par che quella verde lacerta
nel vento e nel sole rinasca .
Il tuo tocco soave qual gioia porta al mondo
e in special modo in quei dì quando
il gracidar delle ranocchie mai si resta .
O vento beato come vorrei da te esser rapito
portato in antiche mete nell’azzurro infinito
per conoscer ove tu abbia asilo
soffia anche su me
O figlio d’Eolo
io figlio dell’uomo
Poesia scritta il 15/11/2015 - 21:13
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