picchiatello
Poltroncina,
guardo i tizi che passano,
in silenzio,
col via vai di persone,
alcuni sono amici,
altri preferirebbero mettermi al rogo;
sono Masaniello,
lo svitato,
il picchiatello,
la gente ha il disprezzo facile
e l’insulto pronto in bocca,
come uno sputo
da tirare;
la gente non sa niente,
e capisce ancora meno,
sono burini
allineati
nel sistema sociale,
non capiscono
la propria servitù,
figurati la mia vita;
sanno solo parlare
e sputare sentenze;
quanta bratta c’è in questo paese;
io stò lì,
guardo e osservo,
e me ne frego.
guardo i tizi che passano,
in silenzio,
col via vai di persone,
alcuni sono amici,
altri preferirebbero mettermi al rogo;
sono Masaniello,
lo svitato,
il picchiatello,
la gente ha il disprezzo facile
e l’insulto pronto in bocca,
come uno sputo
da tirare;
la gente non sa niente,
e capisce ancora meno,
sono burini
allineati
nel sistema sociale,
non capiscono
la propria servitù,
figurati la mia vita;
sanno solo parlare
e sputare sentenze;
quanta bratta c’è in questo paese;
io stò lì,
guardo e osservo,
e me ne frego.
Poesia scritta il 03/12/2015 - 03:33
Letta n.1036 volte.
Voto: | su 9 votanti |
Commenti
Bravissimo Stefano...mi hai fatto sorridere con le tue rime...verissime.
Ciao grazie!
Ciao grazie!
margherita pisano 03/12/2015 - 15:16
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Mi piace questa poesia un po' sfrontata e irriverente. Mi piace la gente sopra le righe....Ciao
Sabry L. 03/12/2015 - 09:00
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Un acuto verseggio doverosamente forgiato. Serena giornata Stefano.
*****
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Rocco Michele LETTINI 03/12/2015 - 07:40
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