Abbracciato al cesso
a vomitare me stesso
io , te e il tempo
4 pareti con noi dentro.
a vomitare me stesso
io , te e il tempo
4 pareti con noi dentro.
Lontani da tutti
o forse da nessuno,
i nostri passati distrutti
fra noi hanno eretto un muro
Che ascolta un organo misto:
della tua anoressia
del mio alcol fisso
della nostra malattia,
del buon vivere
del buon male
organizzato in file
per non pensare.
Ti rincorro nelle scale
infinite , ripide
so esattamente cosa fare
non so decidere.
Un bacio di sigaretta,
un bacio di vomito,
un bacio che picchia,
un bacio logico.
Due labbra di stretta
mano , son attonito
labbra di nicchia
che si battono nel vuoto.
Alla fine non mi scrivi
non ti scrivo
ma tu sorridi
e alla fine sono vivo.
Fotografa il buio del silenzio
ci sono io e una bottiglia di assenzio.
Poesia scritta il 04/12/2015 - 12:39
Da chiara nardi
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