Tu parli ma nessuno ti capisce, tu parli ma nessuno ti ascolta, tu parli ma nessuno ti resta vicino,
ti fidavi di qualcuno, eri convinto che fosse tuo amico, ma ora il dubbio si insinua col suo fare equivoco, tutto il tuo mondo va in frantumi, e sembra che nessuno più ti voglia;
ti convinci di essere solo, in mezzo al gelo del mondo, senza nessuno che ti offra un riparo, come un guerriero, contro un esercito illimitato, combatti contro il mondo senza alcun risultato.
Esule da tutto, da tutti lontano, non capisci più quale sia il tuo posto, così ti senti inadatto dappertutto, come una lepre e il suo rifugio distrutto.
Non sai più chi sei, pensi di non essere nulla, ma se solo ti guardassi intorno, noteresti il mondo, con tante persone lì ad aspettarti soltanto.
Grazie Millina sono d'accordo con te, perché queste sono esperienze davvero negative che segnano una persona ma che tuttavia la fanno anche crescere in un certo senso, per poi essere in grado di affrontare il mondo nel migliore dei modi; comunque grazie ancora del commento e del voto, ciao
Mattia Campione 15/12/2015 - 14:25
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Esperienza fin troppo comune quella che descrivi Mattia, aprirsi con qualcuno di cui ci si fida e poi capire che è così lontano da non avvertire la tua presenza ed i tuoi bisogni. E' allora che vivi la tristezza dell'abbandono e la pungente solitudine, tanto da perdere di vista ciò che sei e ciò che vali. Apprezzo il finale in cui questi dubbi sono dissolti e ti senti pronto per fidarti ancora. Ciao!
Millina Spina 15/12/2015 - 12:25
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Grazie Nadia per il bel commento e per la tua poesia molto particolare; purtroppo durante il corso della nostra vita incontreremo sempre persone che ci faranno del male e ci feriranno, lasciandoci con l'amaro in bocca, ma noi dobbiamo continuare a sperare che dietro l'angolo ci sia qualcuno di diverso, lì per noi, pronto a diventare una persona importante della nostra vita. Quindi, in conclusione, si potranno anche avere degli alti e bassi a causa di amicizie finite, ma prima o poi bisogna capire che è necessario proseguire e non voltarsi mai più indietro, detto questo ti ringrazio ancora, ciao
Mattia Campione 15/12/2015 - 11:35
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M.Bella anche questa tua poesia. Capita anche a me di fare le tue riflessioni. Di recente poi sono stata travisata, ma proprio nella mia essenza, da un collega in università. Ti dedico la risposta in versi che ho scritto sul mio p.c Mantra del litigio solitario Vitree incomprensioni
Misere tronche parole urla il tuo alfabeto, misere tronche parole in vitrea maschera, misere tronche parole di solitudine sorelle, misere tronche parole urla il tuo alfabeto, io mistica piuma Nadia S. Ciao Caro!
Nadia Sonzini 15/12/2015 - 10:58
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Sono pienamente d'accordo con te Anna, inoltre ti ringrazio moltissimo per il voto e il commento, li apprezzo molto visto che sono alle prime armi
Mattia Campione 15/12/2015 - 10:19
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Mattia leggendo la tua amara riflessione mi sono rivista io in molti momenti della mia vita. Parlare e gli altri non ascoltano quello che dici ,quello che pensi...come se non avessi nessun valore...per fortuna la tua lirica finisce in positivo, con la speranza che in fondo nel mondo ci sono persone degne della tua attenzione.Un caro saluto
Anna Rossi 15/12/2015 - 05:45
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