Stasera il crepuscolo
è un timido rivo azzurro;
che tenerezza: par un bambino
che, dopo aver lasciato
scivolar via la dolce mano
della dolce sua mammina,
sussurra: "stasera brillerò
anche senza te, non importa
se sarà la notte.
Io scappo, mia dolce
mammina, mio Sole..."
E vedo un sussulto arancio,
e le nubi lontane e rotte
s'increspan di brividi
e tremori: che tristezza!
Guarda: i pipistrelli a frotte
varcano questa città
oramai vuota e scura.
è un timido rivo azzurro;
che tenerezza: par un bambino
che, dopo aver lasciato
scivolar via la dolce mano
della dolce sua mammina,
sussurra: "stasera brillerò
anche senza te, non importa
se sarà la notte.
Io scappo, mia dolce
mammina, mio Sole..."
E vedo un sussulto arancio,
e le nubi lontane e rotte
s'increspan di brividi
e tremori: che tristezza!
Guarda: i pipistrelli a frotte
varcano questa città
oramai vuota e scura.
La sala da pranzo - la minestra
fumante - una nottata tersa.
Un'infante che piange piano.
- Mammina lo sai che t'amo,
mammina scusami se son scappato -.
Il crepuscolo è spento:
nel vetro della finestra
scivolano d'umida condensa
le stille che sono lacrime,
lacrime d'una felicità persa.
Poesia scritta il 16/12/2015 - 23:20
Letta n.1094 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Teneramente poetica... Strofe diligenti nelle loro reali atmosfere create. Felice giornata.
*****
*****
Rocco Michele LETTINI 17/12/2015 - 09:20
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Molto tenera questa tua, si mescolano immagini trasognate a sensazioni ora felici, ora tristi.
Dolci ricordi che affiorano e pervadono il presente di tenerezza...
Dolci ricordi che affiorano e pervadono il presente di tenerezza...
Maria Rosa Schiano 17/12/2015 - 09:14
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Meravigliosa, i miei complimenti. Ciaooo
Fabio Garbellini 17/12/2015 - 07:07
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