Toccavo il cielo con un dito
Toccavo il cielo con un dito
e una stella raggiunsi
e la raccoglievo.
La riposi in un cassetto
a tutti mostravo
come brillava
com’era incandescente
com’era bella.
e una stella raggiunsi
e la raccoglievo.
La riposi in un cassetto
a tutti mostravo
come brillava
com’era incandescente
com’era bella.
Ma poi….
si spense
non scintillava più
non sapevo cosa farmene.
E così capii
che quando ottieni qualcosa
non sempre ti renderà felice.
Poesia scritta il 17/12/2015 - 01:19
Letta n.1525 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Giovanni mi dispiace che tu ti sia ustionato alcune volte Purtroppo la vita ci da insieme a gioie anche dispiaceri e delusioni. Ma bisogna andare avanti a testa alta e pensare sempre in positivo.
Mi hai chiamata "grande poetessa" Wow! Nessuno mi aveva mai chiamata sin d'ora così. Grazie mille
Mi hai chiamata "grande poetessa" Wow! Nessuno mi aveva mai chiamata sin d'ora così. Grazie mille
Maddalena Clori 19/12/2015 - 07:29
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Che dire Maddalena a toccare stelle ci si rimette sempre.
Sapessi quante ustioni ho avuto nel mio povero cuore
Bellissima poesia.
Buonaserata grande poetessa.
Sapessi quante ustioni ho avuto nel mio povero cuore
Bellissima poesia.
Buonaserata grande poetessa.
Giovanni Santino Gurrieri 18/12/2015 - 22:36
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Grazie Maria, sei dolcissima e simpatica come sempre.
Buonanotte
Buonanotte
Maddalena Clori 17/12/2015 - 23:50
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Maddy cara come hai ragione..mannaggia sapessi quante volte mi si è spenta quella stella...ma..forse doveva nadare così..ma...Bella e riflessiva questa tua.brava...A te un grande abbraccio. e una dolce notte.
Maria Cimino 17/12/2015 - 23:18
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Michele, Sabry e Millina grazie di tutto e grazie di esistere!
Maddalena Clori 17/12/2015 - 16:04
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Significativo messaggio il tuo Maddalena. A volte vale più il desiderio di ottenere qualcosa che non la cosa stessa.
Dalle mie parti per queste situazioni si dice "Chin furia l'at picatu e chin amore l'at lassatu" ossia con ardore hai voluto qualcosa e con serenità lo lasci andare, perchè non ne valeva la pena.
Ciao
Dalle mie parti per queste situazioni si dice "Chin furia l'at picatu e chin amore l'at lassatu" ossia con ardore hai voluto qualcosa e con serenità lo lasci andare, perchè non ne valeva la pena.
Ciao
Millina Spina 17/12/2015 - 11:35
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Scusa è partito il tasto sulla tastiera...Bella riflessione... A volte vogliamo qualcosa più per capriccio che per necessità e quando l'abbiamo specie se facilmente ci sentiamo insoddisfatti. Morale che ne ho dedotto: Bello desiderare le stelle ma lasciarle in cielo è meglio!!!Ciao Maddy
Sabry L. 17/12/2015 - 09:31
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B
Sabry L. 17/12/2015 - 09:28
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Un diligente ed espressivo verseggio... che trova riscontro nel percorso vitale... LIETA GIORNATA MADDALENA.
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Rocco Michele LETTINI 17/12/2015 - 09:17
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Grazie Anna e Sabrina per aver apprezzato i miei versi. Comunque vadano le cose... continuano a sognare e a fare progetti per il futuro...se no poi la vita diverrebbe monotona, triste e senza uno scopo.
Bacioni
Bacioni
Maddalena Clori 17/12/2015 - 09:13
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Saggia riflessione, ti posso garantire che a mie spese ho provato la stessa sensazione. Molto significativa la tua opera. Ciao Maddalena
Anna Rossi 17/12/2015 - 08:19
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È capitato a me in prima persona cara Maddy, condivido i tuoi versi. Alle volte il troppo desiderio non ci fa' vedere con chiarezza la realtà. Quando ottieni ciò che vuoi non sempre ciò reca la felicità sperata. Ciao dolcissima mi è piaciuta molto questa tua. Un abbraccio
Sabrina Marino 17/12/2015 - 07:45
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