Il vento,
scuote i rami degli alberi
facendogli ondeggiare
su e giù, destra e sinistra.
Il vento sibila,
filtra attraverso gli stipiti
delle finestre, delle porte,
alza le gonne e i vestiti,
creando imbarazzo e vergogna.
Il vento:
sembra la voce di qualcuno
che fischietta assiduamente.
Il vento è di libeccio, maestrale,
grecale e soffia, soffia
a far sentire la sua voce
anche prima del temporale.
O vento che passi tra i capelli,
che scompigli e rendi spettinati,
dove vai? Fermati!
Racconta o vento,
la storia del tuo passare,
di ciò che hai veduto e ciò che hai lasciato.
scuote i rami degli alberi
facendogli ondeggiare
su e giù, destra e sinistra.
Il vento sibila,
filtra attraverso gli stipiti
delle finestre, delle porte,
alza le gonne e i vestiti,
creando imbarazzo e vergogna.
Il vento:
sembra la voce di qualcuno
che fischietta assiduamente.
Il vento è di libeccio, maestrale,
grecale e soffia, soffia
a far sentire la sua voce
anche prima del temporale.
O vento che passi tra i capelli,
che scompigli e rendi spettinati,
dove vai? Fermati!
Racconta o vento,
la storia del tuo passare,
di ciò che hai veduto e ciò che hai lasciato.
Poesia scritta il 24/04/2012 - 15:47
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