Nell’aria tiepida d’un meriggio soave,
nel cielo turchino con voli canori,
il sole ancor ride e vestito di gaio
illumina i trionfi di questa città.
nel cielo turchino con voli canori,
il sole ancor ride e vestito di gaio
illumina i trionfi di questa città.
Venite genti, parenti, amici;
lo Scrigno Gigante ha aperto le porte,
l’organo suona nella dimora di Cristo
il mitico canto che sublima la vita.
Già avete udito i bronzi intonati
dell’alta campanaria torre
sonare un’armonica festa,
bellendo questo dì fausto e santo.
In questa cattedrale di Impera mano,
sull’altare marmoreo di fede profonda,
sotto arcate dipinte di lode divina,
due giovani, in nobili vesti,
han tenuto parola e dritta la testa.
Ora l’amore è coperto dal Vello Cristiano,
il sorriso si mescola al profumo dei fiori;
or Voi, riuniti nel concerto di molti,
fissi e attenti nella liturgica ora,
un Sì-Sì, inonda solenne
nel Mistico silenzio di Dio.
Poesia scritta il 31/01/2016 - 17:19
Letta n.1063 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Versi armoniosi e celestiali! Buona serata,
Chiara B. 01/02/2016 - 16:50
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BRILLANTE QUANTO ELOGIABILE INNO DILIGENTEMENTE FORGIATO CON MAESTRIA... DIREI QUEL CELESTIALE CHE MANCA... IL MIO ENCOMIO E LA MIA LIETA SETTIMANA.
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Rocco Michele LETTINI 01/02/2016 - 05:57
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