Ti osservavo in silenzio.
La notte azzurra
frusciava e ruggiva.
Un pallido bagliore
aleggiava su tutte le cose
del mondo
come fosse brina;
alleggiava come fosse
un grido strozzato.
Continuavo a osservarti.
La notte azzurra
frusciava e ruggiva.
Un pallido bagliore
aleggiava su tutte le cose
del mondo
come fosse brina;
alleggiava come fosse
un grido strozzato.
Continuavo a osservarti.
Tacevo.
Scosse le fronde degli alberi
parevano dolci donzelle
che pudiche e ridanciane
celavano le loro bellezze
alle mani paffute del vento,
alle mani di Pan,
alle mani che cercavano
di strappare vesti
intessute d'oro e di diamanti.
Ricordi?
Ti dissi che t'amavo.
Sgomento nel tuo sguardo,
poi silenzio.
Poesia scritta il 28/02/2016 - 17:50
Letta n.987 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Molto bella. Apprezzate anche le metafore
dell'amato mondo classico
Complimenti
Nadia
5*
dell'amato mondo classico
Complimenti
Nadia
5*
Nadia Sonzini 14/03/2016 - 18:59
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Bellissima poesia, ricca di profonde quanto metaforiche rime d'amore, che lasciano spazio all'interpretazione del lettore...Complimenti mi è tanto piaciuta...Lieta settimana Antonio
margherita pisano 29/02/2016 - 17:52
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UN METAFORICO VERSEGGIO CHE ELEVA IL SINCERO ET PURO AMARE...
LIETA SETTIMANA ANTONIO.
*****
LIETA SETTIMANA ANTONIO.
*****
Rocco Michele LETTINI 29/02/2016 - 11:11
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