Ampio sorriso illumina la faccia
di mamma stracca, cerea, tremebonda
che a orizzonte vede tempestosa onda
che scritti di timore cassan traccia.
di mamma stracca, cerea, tremebonda
che a orizzonte vede tempestosa onda
che scritti di timore cassan traccia.
Sollevata, allora, lesta m’abbraccia
paga di sorte che le rend’ammenda,
mentre il dolce occhio di lacrime gronda
fori tempesta, dopo ch’è bonaccia..
Tosto ch’azienda riescono a piazzare
lasceran misera Terra argentina
e verranno, qui, da  noi  ad  abitare.
Spero che tant’avvenga fuor d’inciampo
ma meglio se abbiamo a nostra dottrina
idea  che  palla  rotoli  fuor  campo.
Poesia scritta il 15/06/2012 - 21:38Da nello maruca 
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