Incastrato
nel sordo latrato del maestrale,
di pioggia
un grido si leva fitto
e tagliente.
nel sordo latrato del maestrale,
di pioggia
un grido si leva fitto
e tagliente.
Spira il maestrale
come un gelido rantolo
proveniente
da terre pallide e occidue.
Un matto
solo per la strada
cammina.
Ho pianto:
nei suoi occhi - due petali di cristallo -
per un istante
ho visto
un riflesso d'azzurro,
di verdi perle
di rugiada.
Mirava
infiniti chiarori
sorgere
dall'incresparsi delle onde:
di Venere
infiniti Natali.
Ho pianto,
poiché
tutto ciò è
celato ai miei occhi.
O Gelido maestrale...
Poesia scritta il 04/03/2016 - 00:18
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Commenti
Un espressivo quanto diligente poetar... Lieto meriggio Antonio.
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Rocco Michele LETTINI 04/03/2016 - 15:56
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