Com'è difficile riempire quegli spazi vuoti
così pieni di malinconia
e intermezzi di sussurri e lacci
tra matite orfane di fogli
che disegnano l'astrusità di passi
senza costanza di direzione.
così pieni di malinconia
e intermezzi di sussurri e lacci
tra matite orfane di fogli
che disegnano l'astrusità di passi
senza costanza di direzione.
Vedevo in te
la consistenza dei miei sogni
e mi bastava la tua bocca
per ritrovarmi Dio
alla mensa degli amplessi
seduti gli angeli
sullo spartito degli Osanna
a far razzia di carni
in punta di piedi
le Vergini.
Com'è difficile strappare il cuore
senza interrompere il respiro
e vuoti d'aria
sono ciminiere attese
da cicogne adescate dal vento
in voli interrotti.
Vedo in me
l'inconsistenza di ogni giorno
e mi basta la tua assenza
per ritrovarmi croce
sulle propaggini di chiodi sterili
e vuote di angeli
sono le lapidi 
a far razzia del nulla
in litanie di morte
le Vergini.
Poesia scritta il 08/03/2016 - 22:09Da Enrico Danna 
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Commenti
TITOLO ECCELSO... PER UN ELABORATO ENCOMIABILE.
IL MIO SCROSCIANTE PLAUSO E LA MIA SERENA GIORNATA ENRICO.
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IL MIO SCROSCIANTE PLAUSO E LA MIA SERENA GIORNATA ENRICO.
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Rocco Michele LETTINI  
 09/03/2016 - 10:27 --------------------------------------
  
            
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