Non pensare, non cercare, non simulare. Non...
Ci sono momenti... si, ci sono momenti in cui
non c’è nessun momento.
Vivi nello sgomento.
Affranto e raccolto nel tuo guscio.
La vita ti ha sdraiato.
Annientato i neuroni.
Placato l’istinto.
Spremuto e mortificato, ti senti braccato
al pari di chi è fuggito da un vuoto
infinito.
Ricordi lontani ma in realtà vicini,
sono seduti accantoalla tua figura muta
come una mattina di nebbia senza vita.
E recrimini, rimpiangi, ti struggi
per ciò che è stato e ti è piaciuto.
E ora che ne avresti bisogno di quell’unica emozione, di quella lieve tensione, di quella dolce passione, di …
non hai più alcuna ispirazione.
Fai pace, allora, con quel groviglio
interiore che ti confonde e
spegne la luce.
Lascialo sfogare ma non sfogarti.
Te ne pentiresti.
Fatti consumare sino all’ultima cellula,
senza lottare: è solo un nemico virtuale,
un dispetto da non curare.
E alla fine di questo purgatorio,
se sarai stato paziente e avrai
ingannato la frustrazione, forse,
tornerà il momento.
Tornerà l’ispirazione.
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