Quando nel pozzo dell'anima ho versato monete fatte di sangue, esprimendo desideri fatti di purezza...
Tu versavi il tuo livore,
con desideri di amara asprezza.
Sei bella come una dea, di troppi pianti solitari rea.
Se solo potessi mettere in fila i pensieri in cui sei presente,
potrei costruirti una strada verso la luna,
sostenendo pilastri d'avorio con la mia mente.
Bianca luce, maestosa, estensione del sole,
mi accechi a tal punto,
se ti guardo, non trovo le parole.
Sono abbastanza umile da guardare spesso in alto,
mi sento infinitesimale particella di un cosmo troppo esteso,
non so se c'è qualcosa,
ma con te non mi sono ancora arreso.
Poiché non ti voglio per un'altra vita,
mi basterebbe averti un ora,
che bugiardo,
ma in questa dove esiste il tuo sguardo.
Modellato nel marmo,
con l'apice della sapienza, dell'artista,
e il folgorante tocco degli dei,
perché è quello che sei,
apice folgorante.
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