Promisi
mari e monti ad una persona
che
i mari, i monti,
non sapeva nemmeno cosa fossero.
La ignorai,
la schernii,
cosicché non capisse il mio errore.
Lei mi portò in dono le stelle,
poiché erano la cosa più bella
che conoscesse.
Vidi in lei
l'ingenuità di un fanciullo,
ma anche la decadente esaltazione
di una donna,
che ha ricevuto tutto e niente.
mari e monti ad una persona
che
i mari, i monti,
non sapeva nemmeno cosa fossero.
La ignorai,
la schernii,
cosicché non capisse il mio errore.
Lei mi portò in dono le stelle,
poiché erano la cosa più bella
che conoscesse.
Vidi in lei
l'ingenuità di un fanciullo,
ma anche la decadente esaltazione
di una donna,
che ha ricevuto tutto e niente.
Poesia scritta il 08/04/2016 - 15:57
Letta n.1133 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Ma perché ti capisco così bene? Il merito è tuo e la colpa è mia. E' bello scoprire di non essere soli.
Valerio Poggi 09/04/2016 - 09:00
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ERMANN SCARPA 08/04/2016 - 20:03
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Ciao, è la prima volta che leggo una tua poesia! Bella la frase "mi portò in dono le stelle" anche se mi pare di capire che si tratta di un amore effimero e già trascorso! O forse sbaglio...
Patrizia Bortolini 08/04/2016 - 18:51
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