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Catrame

Livido il cielo
nelle acque grigio piombo
scuro riflesso di
un'anima catrame
spugna ormai intrisa
degli infiniti mali
tra i cocci sparsi
di un vaso di Pandora
È una malerba che ci
infesta il mondo
viscida serpe che
avvelena menti
dove anime stinte
ormai prive di speranze
aspettan rassegnate
l'Armageddon



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Poesia scritta il 02/06/2016 - 09:23
Da Ferruccio Frontini
Letta n.1026 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


da segnalare anche che la chiusa sembrerebbe senza speranza, uno scoperchiare il Vaso di Pandora lanciando il coperchio nel buio e tempestoso mare. E chi lo piglia più?
Bravo!

Giuseppe Scilipoti 26/05/2019 - 16:35

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Ecco, come già esposto in "Giri di notte" qui abbiamo un'altra poesia cosparsa di "catrame" con una angosciante cornice che tu in qualità di io lirico hai strutturato in maniera decisa e con una serie di immagini "nere" che si susseguono per imprimere quasi una sorta di alienazione, e allo stesso tempo far capire che la vita ha un susseguirsi apocalittico fino ad arrivare al "Giorno del Giudizio."

Giuseppe Scilipoti 26/05/2019 - 16:34

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Versi molto cupi,è superba l'immagine di esseri umani intrisi come spugne dagli infiniti mali...anche molto vera! Purtroppo...

patrizia brogi 02/06/2016 - 14:33

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Poesia dai toni molto cupi con visione pessimistica del mondo. Si fa riferimento al mito del vaso di Pandora e all'Apocalisse. I credo comunque che la speranza sia rimasta nei cuori insieme anche al bene. Siamo sicuramente degli uomini imperfetti, non più degli dei, viviamo con affanni e dolori, sbagliamo, ma abbiamo sempre una luce nel cuore. Chi viene dalla Luce non può dimenticarla, se la porta dentro, basta graffiare il catrame.
Un abbraccio
Nadia
Particolari le metafore utilizzate e direi che mi ha interessato molto conoscere un diverso punto di vista che rispetto nella sua profondità
5*

Nadia Sonzini 02/06/2016 - 14:05

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