Il letto ha delle spine ben piantate
Aculei che m'avvelenano il sonno
Come se fossero
Storpiature della mia diritta posizione
Aculei che m'avvelenano il sonno
Come se fossero
Storpiature della mia diritta posizione
Le ossa lasciamole pure scricchiolare
E che si espongano
Alle diverse prospettive vedute
Dal divergere dell'occhio scarnificato
Percepisco il tutt'attorno
come un mosaico dai tempi dispari
E per questo
L'udito risulta improprio
Per catturarne l'ordine dei suoni
È tempo che i miei polpastrelli
Riducano le geometrie della stanza
E io mi adegui all'ovvietà
Poesia scritta il 06/06/2016 - 15:33
Da Mirko Faes
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Commenti
RIFLESSIVO QUANTO ESPLICITO DECANTAR...
CHE SI FA DIAGNOSI IN UN MALCONCIO VIVER...
IL MIO ELOGIO E LA MIA SERENA GIORNATA MIRKO.
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CHE SI FA DIAGNOSI IN UN MALCONCIO VIVER...
IL MIO ELOGIO E LA MIA SERENA GIORNATA MIRKO.
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Rocco Michele LETTINI 07/06/2016 - 08:54
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Loris magari questo scritto cura il mal di schiena!!Sicuramente leggerò il tuo scritto.Nadia hai detto tutto.Grazie
Mirko Faes 06/06/2016 - 23:35
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Bella, particolare! complimenti un modo originale di fare poesia!
Un risveglio dai sogni, un dormiveglia in cui si è sospesi tra le due dimensioni e purtroppo dobbiamo adeguarci al reale, con quel mal di ossa che ci conduce forzatamente nella dimensione del vivere.
Un abbraccio
Nadia
5*
Un risveglio dai sogni, un dormiveglia in cui si è sospesi tra le due dimensioni e purtroppo dobbiamo adeguarci al reale, con quel mal di ossa che ci conduce forzatamente nella dimensione del vivere.
Un abbraccio
Nadia
5*
Nadia Sonzini 06/06/2016 - 23:18
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Beh, ho già detto che scrivi "particolare", ma mi piace. Questa poi, sembra scritta per me (per il mal di schiena, intendo). Ti invito, se vuoi, a leggere -L'uomo solo. Ciao Mirko.
Loris Marcato 06/06/2016 - 23:18
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Grazie Maria.la schiena stà meglio
Mirko Faes 06/06/2016 - 23:16
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Ciao Mirko mi piace queto tuo modo di scrivere. Però cura la schiena.
Ciao caro.
Ciao caro.
Maria Cimino 06/06/2016 - 23:11
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Grazie Antonio
Mirko Faes 06/06/2016 - 22:52
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Bellissima e molto riflessiva.Bravo.
antonio girardi 06/06/2016 - 22:40
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Grazie Patrizia.Infatti ho voluto trattare proprio questo.lo stato conscio e lo stato inconscio ti portano a confondere sogno e realtà.Una precisazione sull'occhio scarnificato:nella mia personale interpretazione sono i fantasmi che ci perseguitano.l'ovvietà nel finale significa il risveglio che non regale più sorprese
Mirko Faes 06/06/2016 - 22:20
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Amo gli esperimenti e questo flusso che scorre mi ha fatto pensare al momento del risveglio ,quando sei ancora un po' dentro il sogno..ma le ossa indolenzite ti riportano alla realtà! 5
patrizia brogi 06/06/2016 - 22:10
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Grazie per il commento.Infatti stamani mi sono svegliato con un tale mal di schiena....Diciamo che questa non è poesia ma un flusso mentale che io lascio volentieri scorrere.Ogni tanto sperimento
Mirko Faes 06/06/2016 - 22:02
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CHI HA DOLORI SE LI PORTA E SON DOLORI 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 06/06/2016 - 21:48
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