Forzato a camminare
senza sporgere le ali,
oppresse sotto il peso
incombente del 'futuro'.
senza sporgere le ali,
oppresse sotto il peso
incombente del 'futuro'.
Le porto con me
ripiegate in un'Odissea senza senso,
il mondo lì fuori non ha tempo
per vederle volare.
Spiegate contro la 'luce'
l'ombra che fanno sulla terra è grande,
ma non possono volare
prive dello spazio per lasciarsi librare.
Non cedono però,
la loro indole non si può sedare,
e ancora spingono contro le 'catene'
aspettando il giorno di riuscirle a spezzare
e allora libere di fendere l'aria,
troppo a lungo ferme ad appassire,
ed anche se ora son sporche
contro ogni schiavitù son pronte ad inveire.
Perché tenervi legate
- o di libertà emblema, gioia creativa,
vele spiegate per il vento della vita -
se grazie a voi si rendono più mio il mondo
e quest'anima riempita?
Poesia scritta il 14/06/2016 - 15:02
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Commenti
In questa tua poesia e` profondo il desiderio di una liberta` non ancora pero` troppo libera, quasi frenata da alcune controversie che la vita ci presenta. Molto bella.
Angela Concu 15/06/2016 - 02:02
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