Confinata nel lento finire
del coro dei grilli,
la notte spossata s’affida
alle ultime stelle,
appena s’accenna ad oriente
una linea sottile di chiaro:
è ora l’effimero spazio
di un ignoto silenzio,
a cui non par vero
che s’oda soltanto
l’afflato di roride gocce,
discese a baciare
il sommo dell’erba.
del coro dei grilli,
la notte spossata s’affida
alle ultime stelle,
appena s’accenna ad oriente
una linea sottile di chiaro:
è ora l’effimero spazio
di un ignoto silenzio,
a cui non par vero
che s’oda soltanto
l’afflato di roride gocce,
discese a baciare
il sommo dell’erba.
Poesia scritta il 24/06/2016 - 12:38
Letta n.1021 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
Bellissima! Ogni commento sarebbe superfluo. Complimenti!
margherita pisano 24/06/2016 - 21:32
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Stupendi versi.Complimenti
paola marsano 24/06/2016 - 20:25
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Molto intima e delicata. Complimenti.
Alberto Vannucchi 24/06/2016 - 17:54
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Il fascino dell'aurora in una eccezionale sequela poetica.
Il mio elogio Maurizio.
*****
Il mio elogio Maurizio.
*****
Rocco Michele LETTINI 24/06/2016 - 16:06
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molto bella la tua opera 5*
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 24/06/2016 - 14:47
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