Le taglienti  lame 
di due treni maledetti
in  una caldissima mattinata  di luglio,
falciano vite umane
e si trasformano in bare 
per donne, uomini,ragazzi e bambini
che non torneranno più a casa.
Nella campagna, 
tra gli ulivi impietriti dal dolore,
si ode il pianto inconsolabile
di chi sa di non poter più 
riabbracciare i propri cari.
Tragedia inammissibile,
errore di  lavoratori stanchi,
abbandonati da governi ipocriti,
che  puntano il dito 
contro chi ha pagato con la morte 
o  sta pagando con una vita 
che è diventata un inferno di rimorsi.
Fondi europei mai spesi,
sistemi di sicurezza mai  attivati
da politici inutili, egoisti e sciatti,
troppo occupati a curare
i propri interessi personali 
e a  comprare bambini
per soddisfare  i loro piaceri,
incuranti del grido del popolo
che si ostina ad eleggerli.
Poesia scritta il 17/07/2016 - 08:44Voto:  |  su 1 votanti  | 
	
Questa poesia devono leggerla i diretti interessati, così si rendono conto del danno che fanno.agli altri. Buona notte
 
  
  
  
Alberto Berrone  
 17/07/2016 - 23:10 
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI  
 17/07/2016 - 12:36 
Sildom Minunni  
 17/07/2016 - 09:07 
                        


