Io?
Uomo?
Fa freddo.
Paura.
Ti rifugi?
Non puoi , 
non più.
Potrai mai?
Pezzo dopo pezzo
ci riuscirai? 
La voce cade nel silenzio.
Un suono così pieno ,
sembra voglia scoppiare.
Ma ormai non può.
Come potrebbe
considerarsi un uomo?
Riconoscere la sua ombra ,
il suo cammino ,
guardarsi indietro.
Non credo voglia.
Ha perso 
la vita ,
ha perso movimento.
Lentamente ,
ora fermo.
Non ha coraggio di guardare ,
né di ricominciare
come se si potesse
considerare 
un uomo.
Cammino su un vuoto bianco.
Riempilo. 
Bagna il mondo.
Come può sfogarsi 
contro sé stesso? 
Una riflessione
di tuoni ,
un'immagine 
impressa negli occhi
forte.
Paura
ti rifugi da me.
Dove posso guardare? 
Non pensa a sé ,
si affoga
nel nulla.
Ormai 
muoio continuamente ,
scelgo 
il suicidio 
costante.
Sono il nulla
dove
mi rifugio.
Distogliesti lo sguardo.
I tuoi occhi
scapparono spaventati.
Dove rifugiarti
se camminavi 
tra macerie ?
Non puoi 
non più.
Potrai mai?
Un morto
che ti portava con sé.
Dov'era la vostra vita?
L'attimo vuoto ,
quel momento di paura ,
tremando via e
perdendo.
Scappasti nel nero silenzio 
e fuggimmo ,
insieme.
Quelle mani
così diverse
affondavano. 
Ed è tutto
così 
Distante.
Tu
continua 
a camminare 
nel vuoto
inseguendo 
la tua ombra 
mangiandoti la voce e 
perdendo gli occhi 
nel silenzio
di 
immagini 
insopportabili.
Puoi solo piangere.
Dimenticherai mai?
Il rifugio 
pezzo dopo pezzo ,
ci riuscirai?
E come posso
considerarmi 
un uomo?
Poesia scritta il 24/07/2016 - 19:50Voto:  |  su 0 votanti  | 
	
A. Charass  
 26/07/2016 - 14:08 
                        


