Sentieri nascosti dalla macchia
tra profumi di verde salmastro
su cui spicca il lieve elicriso,
la roccia tagliente sul mare
sembra il bordo di una corona,
forgiata apposta per un re
che si chiama silenzio.
Sibila rasente il mio viso
aspro e segreto il libeccio,
s’infila tra muri crollati
memoria di pene scontate;
salgo la china del monte
a cercare la vetta del cuore,
là dove finisce il calvario
e s’apre fin qui inaspettato
quello scorcio di paradiso.
tra profumi di verde salmastro
su cui spicca il lieve elicriso,
la roccia tagliente sul mare
sembra il bordo di una corona,
forgiata apposta per un re
che si chiama silenzio.
Sibila rasente il mio viso
aspro e segreto il libeccio,
s’infila tra muri crollati
memoria di pene scontate;
salgo la china del monte
a cercare la vetta del cuore,
là dove finisce il calvario
e s’apre fin qui inaspettato
quello scorcio di paradiso.
Poesia scritta il 01/08/2016 - 18:54
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Bellezza poetica... in ogni verso. Molto piaciuta*****
Francesco Gentile 02/08/2016 - 10:21
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Poesia di bellezza rara, complimenti.
Valerio Poggi 02/08/2016 - 07:39
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Bellissima e sentita descrizione di un luogo a te caro. Ciaooo
Fabio Garbellini 02/08/2016 - 05:51
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Ciao Maurizio ben tornato..
Poesia molto bella di nuova rinascita.
Belle queste parole..(la dove finisce il calvario si apre quello scorcio di paradiso.
Complimenti ciao caro.
Maria Cimino 01/08/2016 - 23:53
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