vestito nuovo, fresca in viso e bella;
tutto era pronto e denso di china
per la pagina che avresti disegnato;
ora dimmi dove sei sparita:
dove sei fuggita sola, sotto un fuoco amico;
io son caduto là, assieme al tuo destino
sotto l'acqua che ci ha colto d'improvviso;
ti ho vista correre voltandoti a cercare
i miei occhi per i quali abbiamo ucciso
sul palco dell'invidia i nostri passati
di noi che entrambi abbiam tradito;
sò che li hai trovati lì a fissarti;
ma non credere, hai fatto bene:
ormai la nostra storia era persa,
abbiam vissuto alla deriva, irriverenti;
l'ho capito quando tu fuggita e solo,
mani si son'aggrappate ai miei indumenti
e, sebbene fradici ed indifferenti, esse
avevano attrito sulle mie gambe, sulla pelle;
immagina la forza d'una folla che avanza,
come fa un'onda sulla spiaggia
che poi va indietro e ti trascina
e trascina tutto e tutta la tua vita;
così è stato quel giorno;
il sapore in bocca lo ricordo bene:
era cenere e destino,
fumo in gola ed odor di ferro;
quando anch'io son caduto sotto terra ed acqua
tutto
si è fermato in un attimo:
un'attimo indefinito;
e chi vedevo di rimpetto passare,
sopra i miei occhi,
aveva volti tozzi e irrigiditi;
ignari vivevano le loro vite:
precise, perfette, vincenti;
ed in quell'addio così violento
entrambi abbiamo chiamato,
timidamente e sottovoce
tutti i nostri nomi
setacciati nel vento della nostra follia
e quando poi tutto è finito
a noi è giunto solo l'eco dell'ultima parola
che tu sai
e che qui non dico;
poi
ti ho chiuso gli occhi
ed ai nostri siamo svaniti;
per noi che è rimasto negli anni
solo un senso di stupore
per le cose, per le persone e per il mondo;
fino a che tutto s'è taciuto sotto i colpi
di un ultimo e frettoloso picchetto d'onore,
anni dopo;
ed è così
che furono per noi
le nostre primavere.
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Questa è la passione che voglio leggere....splendida, famelica, per l'appunto, irriverente