Come un serpente
Se tu sapessi...
quanti ingannevoli sguardi
si facevano largo,
strisciando tra il folto
d'erbe aggrovigliate
e quali parole
sibilate all'orecchio
mi incantavano:
come un serpente
al magico suono d'un flauto.
quanti ingannevoli sguardi
si facevano largo,
strisciando tra il folto
d'erbe aggrovigliate
e quali parole
sibilate all'orecchio
mi incantavano:
come un serpente
al magico suono d'un flauto.
allusioni, sempre
e solo allusioni
a magnifici traguardi
m'accompagnavano,
nei meandri
di qualche ora sibillina.
riponevo false aspettative
puntualmente disattese
che mi soffocavano,
dentro la spirale costrittiva
d'un odio
e d'un amore spaventosi.
venivo spesso assoggettato
ad una oscura volontà,
che, viscidamente
m'inoculava la perfidia
d'un altra occasione sprecata.
ed io ci provavo:
mi allungavo
mi contraevo
mi contorcevo
per sfuggire
alla cronica incongruenza
tra il dire e il fare,
per cogliere
i maturi semi di giustizia
d'un'altra lucente mela
che traboccava
dall'albero della conoscenza
e ci riuscivo.
Poesia scritta il 17/09/2016 - 13:54
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Commenti
che dire:bella intrigante poesia,complimenti.
andrea sergi 17/09/2016 - 22:08
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MPLTO MA MOLTO BELLA
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 17/09/2016 - 19:08
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Semplicemente bellissima.
antonio girardi 17/09/2016 - 16:21
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