Cosmopolita Requiem
brulicano come formiche
zombies,
sbucati dal ventre della città
ricorrenti incubi
ci risucchiano
nella porta della notte:
come una gigantesca bocca
fatta a brandelli,
che sputa sentenze di morte
requiem cosmopolita 
si strascina,
nei rintocchi di campane riesumate,
per chiamare a raccolta 
i peggiori istinti antropomorfi
congenito dogma
comunemente accettato
l'inumanità della gente,
il pericolo incombe,
con paure in metastasi 
a intaccare funzioni vitali
ci strusciano addosso
cadaveri ambulanti,
contagiati da ogni sorta
di cannibalismo,
dove vige la legge 
del più meschino,
dove la pace e
l'amore per il prossimo 
ormai, non sono altro
che scorie radioattive,
impossibili da smaltire.
Poesia scritta il 21/09/2016 - 19:08Voto:  |  su 2 votanti  | 
	
antonio girardi  
 22/09/2016 - 14:26 
Antonio Tanelli  
 22/09/2016 - 12:31 un horror in ppoesia
ma scritta "terribilmente" bene
complimenti davvero!

laisa azzurra  
 22/09/2016 - 11:04 
Mannaggia a te..mannaggia..  Ma si forse a volte succede che la vita ci mette di fronte a interrogativi così 
profondi e spaventosi... 
Spero e ti auguro di cuore che siano 
solo piccoli momenti che poi passano.
Ti abbraccio ciao.
Maria Cimino  
 21/09/2016 - 22:03 
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI  
 21/09/2016 - 21:18 
                        



