Singulti strozzati
sussurrano voci di immensità
nel buio luminoso
di interminati spazi,
con lo stesso suono
di candidi vagiti infantili.
Eremita solitario
su una roccia marina,
osservo placidamente
il fugace saluto
di una scheggia di cielo,
rimirando e naufragando
in questa immensità.
sussurrano voci di immensità
nel buio luminoso
di interminati spazi,
con lo stesso suono
di candidi vagiti infantili.
Eremita solitario
su una roccia marina,
osservo placidamente
il fugace saluto
di una scheggia di cielo,
rimirando e naufragando
in questa immensità.
Poesia scritta il 22/09/2016 - 14:17
Letta n.921 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Un'eremita che regala
le sue emozioni.
le sue emozioni.
con cuore semplice e sincero.
Ciao Martino
spero di rileggerti ancora.
Ciao caro.
Maria Cimino 22/09/2016 - 19:36
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