Tu fosti l’inno alla vita,
il pianto dell’umanità;
tu fosti la madre terra:
infinita distesa di tombe
e di croci dove la vita fiorì;
tu fosti l’arcobaleno
lanciato come un ponte
da un’acqua all’altra;
tu fosti la pioggia
che coltiva la vita,
il tempo che passa
e incide di rughe
la giovinezza
come un segno per l’angelo
che traccia il solco
tra il vivo ed il morto
con la spada di fuoco;
tu fosti la freccia
scagliata alle nubi
incontro al futuro;
tu sei il fiume
alla foce placido
che fecondò le terre
lungo il suo corso;
germoglio di tutte le stagioni
tu sei e il grande inverno
e il profondo silenzio;
tu sei il tutto ed il nulla
l’infinito della vita
ed il poco di tempo
che resta per ri-nascere;
tu sei la storia del mondo:
il tuo nome è destino.
25 ottobre 2003/ 76
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