Giorni vecchi e stanchi, carichi di pesi ed affanni
son sulle spalle, come solchi scavati e non seminati
Sembran tramonti e speri ed aspetti, l'alba del giorno che non viene.
il tempo passa e sempre attendi,e ancora, sempre è notte fonda.
Il tempo fugge scorrendo fra le dita,
nuovi affanni e nuovi pesi
e di aspettare, perdi la voglia...
Sospirando,guardi le stelle e sussurri loro
Si,però, domani è un altro giorno!

Da Carla Davì
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Commenti
alla fine si apre alla speranza che è senza dubbio buona cosa.brava 



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Antonio, la tristezza non mi è sempre compagna ... ma spesso m'induce a scrivere,come sfogo dell'anima ...mi sembra di mettere meglio a fuoco i sentimenti e le varie vicissitudini... poi " mi rimbocco le maniche" e riparto con rinnovata grinta ... Grazie per l'incoraggiamento e le tue gentili parole 



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Cara Stefy, concordo con te è spesso la tristezza che c'induce ad esternare i nostri "mali" interiori ... forse proprio per esorcizzarli un pò ... per poi ritrovare forza e speranza.grazie per il tuo commento! 



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che dire Carla...mi piace quel tuo "solchi scavati e non seminati"...ti dò un consiglio...non lasciare che l'attesa ti porti via...il tempo fugge, è vero...ma viviamo con serenità o almeno cerchiamo di farlo...la tua tristezza che qui si sente fai in modo che sia almeno alternata da momenti, anche di piccole gioie, ok? comunque non male nell'insieme...a rileggerci..antonio





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