Oh notte silente,
io ti voglio,
io non ti voglio,
c'è un mondo orribile
da buttar giù,
pigro gesto
dal sapore malinconico
di un'ultima,
spirituale malattia,
distesa,
ancora mia,
interrotta soltanto
da quegli echi
di fanciulleschi abeti,
da quella convulsa
onda bianca di frenesia
che da sola spezzava
e liberava,
inaspettata ogni volta,
una voglia
ancora matta
di poesia.
io ti voglio,
io non ti voglio,
c'è un mondo orribile
da buttar giù,
pigro gesto
dal sapore malinconico
di un'ultima,
spirituale malattia,
distesa,
ancora mia,
interrotta soltanto
da quegli echi
di fanciulleschi abeti,
da quella convulsa
onda bianca di frenesia
che da sola spezzava
e liberava,
inaspettata ogni volta,
una voglia
ancora matta
di poesia.

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Commenti
Enfatico richiamo alla notte. Duplice madre di angoscia ma anche di reazione poesia e libertà
Molto piaciuta


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La voglia di poesia che spezza il buio della notte più angosciosa...una lirica profondamente introspettiva. Ciao






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molto bella


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