Ti ho vista danzare nella penombra, sembravi un airone appena liberato,
eri così bella.
Sulle tue punte si districava un filare di passi ora dritti ora obliqui.
Seguo i tuoi movimenti e ne traggo un piacere intenso, quasi un deliquio.
Eppure manca qualcosa al tuo ondeggiare.
Potresti essere strepitosa.
Ma continua con la tua pantomima di superare gli ostacoli e
tirarti dietro una paratia, saldandola con la fiamma ossidrica,
un passo, una paratia, un passo, una paratia.
Così ti sei lasciata dietro i ricordi e le immagini.
Anche le nostre, eppure avrei tanto voluto che tu le mantenessi.
Potresti essere strepitosa.
Sai danzare sulle punte come solo una creatura eterea sa fare.
Mi hai dato in pasto ai pescicani, mi hai sotterrato
Poco ci manca che soffocassi.
Continui a circuire il modo in cui cerco di tenerti stretta.
Un altro salto e un'altra paratia fissata col cannello.
Potresti essere strepitosa.
Ma non hai la forza di dire addio al tuo passato,
non hai il nerbo per dire basta e mentre ondeggi sulle punte
una piega si disegna sul tuo viso, un tratto nuovo.
Potresti essere strepitosa.
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