Un uomo straordinario ,convive
con amici, terrorizzato da
fantasmi, perversi e infelici.
Si aggirano indisturbati ,dentro
il suo castello, negli spazi
sconfinati che la sua mente
ha concepito in un tempo
diluito, di solido cristallo.
Dietro questi muri riflettenti,
crea i propri sogni , si emanano
eterei , davanti a occhi assenti
e vitrei.
Illude la sua anima, che cammina
per stanze vuote ,riempiendole
di favole, sentimenti, colori
e tavole imbandite.
Le ha coperte e sigillate con teli
trasparenti ,che le preservano
dai fantasmi, dalle lacrime
e da ladri inesistenti.
Un orologio a pendolo, diffonde
per le sale , note di cristallo;
allietano da sole, questo mondo
suo ideale.
Divenute anch'esse fragili , come
I battiti del suo cuore ,che era
forte e limpido, come i rintocchi
delle ore.
Solo, umiliato e nudo,cammina
sui piedi stanchi, impaurito da
questi spiriti, coperti da camici
bianchi.
Tutti I giorni lo torturano ,con
medicine e con siringhe ,la sera
poi lo legano, con lacci stretti
e stringhe.
Per fortuna, non fa caso al suo
dolore: si fa visita da solo,
guardandosi allo specchio e
sbarrando I propri occhi, si perde
in quel colore.
Un colore azzurro verde ,
che non si stanca di guardare,
profondo, indefinito e immenso
come il mare.
con amici, terrorizzato da
fantasmi, perversi e infelici.
Si aggirano indisturbati ,dentro
il suo castello, negli spazi
sconfinati che la sua mente
ha concepito in un tempo
diluito, di solido cristallo.
Dietro questi muri riflettenti,
crea i propri sogni , si emanano
eterei , davanti a occhi assenti
e vitrei.
Illude la sua anima, che cammina
per stanze vuote ,riempiendole
di favole, sentimenti, colori
e tavole imbandite.
Le ha coperte e sigillate con teli
trasparenti ,che le preservano
dai fantasmi, dalle lacrime
e da ladri inesistenti.
Un orologio a pendolo, diffonde
per le sale , note di cristallo;
allietano da sole, questo mondo
suo ideale.
Divenute anch'esse fragili , come
I battiti del suo cuore ,che era
forte e limpido, come i rintocchi
delle ore.
Solo, umiliato e nudo,cammina
sui piedi stanchi, impaurito da
questi spiriti, coperti da camici
bianchi.
Tutti I giorni lo torturano ,con
medicine e con siringhe ,la sera
poi lo legano, con lacci stretti
e stringhe.
Per fortuna, non fa caso al suo
dolore: si fa visita da solo,
guardandosi allo specchio e
sbarrando I propri occhi, si perde
in quel colore.
Un colore azzurro verde ,
che non si stanca di guardare,
profondo, indefinito e immenso
come il mare.
Poesia scritta il 06/12/2016 - 09:20
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Commenti
Poetar che ti eleva Italo per quanto di chiaro hai espresso in sì sublim verseggio.
Lieto meriggio.
*****
Lieto meriggio.
*****
Rocco Michele LETTINI 06/12/2016 - 14:04
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