che abbiamo fatto per meritarci tutto questo?
Che è successo ai nostri sogni, ora franti e sparpagliati per terra?
Rumore di stoviglie e dadi e bulloni e qualsiasi cosa che unisce.
L’uomo nella teca si prende cura dei nostri discorsi,
mentre le erbacce crescono lungo stanchi binari di treno.
Ti vorrei sentire più vicina, stai nuda nell’atrio con le mani lungo i fianchi,
io noto la tua purezza e la tua sicumera nell’averla.
Ma le persone con grazia e religione si tengono strette per mano,
mentre i loro peccati vagolano in acque chete,
siamo gli unici dei pochi che stanno in piedi con le proprie gambe,
rendere uguali gli opposti è divertimento per puerpere.
Rendiamo le cose diverse e con una forma che possa resistere alle calamità,
dolcezza, stai già dormendo?
Mentre gli altri tornano dalla guerra ingaggiamo un impresario e una compagnia di teatro
per metterci in scena.
Veleggiando verso il basso, nello spazio tra due paradisi in terra,
abbiamo detto addio al sensale di questa strana unione.
Mentre le lacrime scivolano sul tuo volto cercando il conforto della musica,
ti trattieni ancora un poco, così per annientarti.
Puoi urlare le tue paure e le tue idiosincrasie,
soffiando in bolle di vetro incandescente,
quello che è fatto è fatto,
Non possiamo cancellare le ultime parole scritte.
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hai un grande capacità
sai essere un Poeta di spessore
complimenti