Il tintinnio delle campane d’argento
mosse dall'inquietante calma del vento.
mosse dall'inquietante calma del vento.
Il lento serpeggiare delle illusioni,
l’imprevedibile rifrazione del male e
la matematica duplicazione del trino.
Falene e cornacchie scommettono
sul tempo che ci rimane.
Nel sonno della notte si dimena
l’angosciante innocenza delle tragedie.
Non una candela accesa
dopo la preghiera.

Da M A.
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Commenti
Versi molto suggestivi in cui la contemplazione della realtà e la conseguente meditazione su di essa si risolvono in espressioni ed immagini molto pregnanti nella loro elegante essenzialità. Piaciuti molto come posso dire della maggior parte dei tuoi versi che impongono talora uno sforzo interpretativo ma sono ,forse anche per questo, particolarmente intriganti ed emozionanti. 5 * Aurelia


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