Credo nella natura ancestrale dell’uomo,
credo nel freddo incedere del tempo,
forse credo in Dio.
Felice apro la porta al mondo.
credo nel freddo incedere del tempo,
forse credo in Dio.
Felice apro la porta al mondo.
E mi attardo e guardo le sirene impiccarsi lì sugli scogli,
ben al di là del nostro contatto.
La tua morsa è incandescente,
non basterà l’alta marea a placarla.
E guardo e guardo e le sirene mi salutano dagli scogli,
vengo a ondate come la risacca,
tutti quelli che vanno verso l’acqua e tutti quelli che vanno
verso il mare.
A volte credo in Dio, credo nelle sirene, credo nel tuo tocco leggero,
e mi avvicino al bordo dell’acqua, credo negli uomini in catene.
Perché no? Perché no?
Vedo le sirene che da lontano mi salutano,
strette nel loro gorgogliare incessante,
e tutti quelli che vanno e tutti quelli che vengono
giù verso il mare,
giù verso il mare.
Poesia scritta il 24/12/2016 - 10:37
Da Giulio Soro
Letta n.949 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Per il mio precario stato di salute, non commento, lasciando a tutti gli amici e non il mio Augurio di Buon Natale e di un prospero Anno Nuovo.
Michele.
Michele.
Rocco Michele LETTINI 24/12/2016 - 18:39
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Buon Natale Giulio... Anche io per tanti anni dicevo "forse credo in Dio" fin quando non ho fatto l'esperienza personale, che Egli c'è...
Gaetano Lo Iacono 24/12/2016 - 14:37
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