ho pensato che eri quella giusta per me,
con le mani affusolate e un mantello di lacrime
mi hai condotto giù nei cunicoli.
Pietre preziose e un buiolo di catrame
avevi con te per rifare queste strade polverose.
Il sole brucia i covoni disposti secondo una precisa logica
che a noi però sfugge.
Quando ho visto i tuoi capelli neri e le mani ingioiellate
ho pensato al desiderio che fa girare il mondo e lo divide,
in buoni e cattivi, in santi e in miscredenti.
Pensi che ci salveremo da questa catastrofe?
Mentre ti muovevi sicura verso di me la mia anima
mi sollevava e mi confortava.
Eri quella giusta per me?
Sono solo piccole lacrime, tesoro,
appoggia la tua spalla qui, su di me,
e senti il gocciolìo di un amore in disuso.
Nerbate e colpi di frusta ci tengono lontani.
Il mondo ci annienta con la sua scarica di neuroni.
Non è ancora arrivato il momento del commiato,
mia piccola volubile amica,
ma so che se succederà allora capirò
che eri quella giusta per me.
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la chiusa, poi, è da brivido
ciao Giulio