Parlar di cosa antica,
del dolce o amar passato,
quanto ti costò fatica,
nel metterlo sopra la riga:
e poi a rifletterci
sopra:
...come fugge la vita!
del dolce o amar passato,
quanto ti costò fatica,
nel metterlo sopra la riga:
e poi a rifletterci
sopra:
...come fugge la vita!
Parlami di te o Musa,
strapazzami d'amore, straziami,
fammi le fusa;
uccidimi se vuoi,
toglimi la vita:
ma non tediarmi o contraddirmi, 
su ogni cosa.
Saziami di baci,
come fà una sanguisuga;
ma non costringermi...alla fuga!
Te lo dico col cuore,
senza alcun timore:
parlami solo d'amore, 
ti prego,
ti scongiuro:
non esser assillante
con il tuo lamentar...costante.
Dolce è la notte 
e oscura;
il giorno, poi, 
sempre chiuso fra le quattro mura:
a via di star qui a rimurginar,
non riesci a reagir... 
ne a gridar.
Poesia scritta il 08/01/2017 - 17:00Letta n.1271 volte.
                        			
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Commenti
Molto bella, complimenti Francesco.*****
Paolo Perrone  
 09/01/2017 - 09:52 --------------------------------------
Un sentito quanto esplicito pensiero poetico.
Lieta settimana, Francesco.
*****
Lieta settimana, Francesco.
*****
Rocco Michele LETTINI  
 09/01/2017 - 08:55 --------------------------------------
non essere assillante col tuo lamentar costante...eh già! 

SILVIA OVIS  
 08/01/2017 - 20:20 --------------------------------------
 meglio una donna silenziosa...sordomuta, magari
comunque, carinissima e divertente
  
laisa azzurra  
 08/01/2017 - 19:56 --------------------------------------
bella  e stilosa come tu sai fare  fammi le fusa   5*
GIANCARLO LUPO POETA  DELL'AMO  
 08/01/2017 - 18:43 --------------------------------------
  
            
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