Questi selvaggi con cui ti aggiri in riva al mare;
tutto quello che vogliono è sconsacrarti.
Conosco un fiume dove possiamo sognare
che si gonfierà fino a traboccare oltre le sponde, cara,
e ti cullerà.
Ma se tu vai a mangiare con i cannibali prima o poi verrai mangiata.
Ma io sono contento che tu sia venuta qui con i tuoi animali
e il tuo cuore che è stato ammaccato ma non è stato vinto
e anzi batte come un tamburo.
Siederò come un uccello sulla staccionata, canterò inni,
canterò canzoni con un lieto fine,
piomberò giù per dirti che non ha senso
attaccare quelle cose che stai difendendo.
Ecco se tu vai a mangiare con i cannibali prima o poi finirai mangiata,
ma sono contento che tu sia venuta qui con i tuoi animali
e il tuo cuore che batte forte, batte forte come un gong.
Vedo che ti hanno fatto del male, cara,
qui c’è la luce della luna che ci copre con il suo mantello
e non ti abbandonerò mai qui.

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