ho lottato e combattuto,
per raggiungere il traguardo.
Come un biblico vegliardo,
penso alle albe, della vita
amate, odiate e in salita.
per raggiungere il traguardo.
Come un biblico vegliardo,
penso alle albe, della vita
amate, odiate e in salita.
Taglio l’erba a giorni alterni,
anche nei gelati inverni,
taglio, aspetto che ricresca
e la notte, non svanisca.
Fine mese, la pensione,
ora è l’unica ragione,
di aver speso nel tormento,
una vita del mio tempo.
La fugace gioventù,
a ideali, sogni e virtù,
ho donato, a piene mani
ricevendo doni vani.
Solo tu, mesta e dimessa,
mi fai luce nel tramonto,
nella mente sei impressa,
come il pugno dentro al guanto.
Hai lasciato, il mio fianco,
Cinta di un lenzuolo, bianco,
per volare fin lassù,
a cercare, il tuo Gesù.
Anche oggi si fa giorno,
ho ancora un pò di tempo,
per tagliar l’erba, nel vento.

Letta n.1015 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Dedica triste a chi occupa i tuoi ricordi ed i tuoi momenti, anche nella quotidianità che si sussegue inesorabile.
Ciao!
Ciao!


--------------------------------------
tristemente meravigliosa.....





--------------------------------------
poesia molto bella.


--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.