sei un angelo nero con un violino in mano
ti diletti suonandomi canzoni tristi
le note volano nell'aria come corvi
sei nata per essere la mia sciagura
sei fatta per non essere mai mia.
ti diletti suonandomi canzoni tristi
le note volano nell'aria come corvi
sei nata per essere la mia sciagura
sei fatta per non essere mai mia.
Mi guardi di sottecchi con malizia
vuoi struggermi fino all'ultimo bagliore
irrighi il tuo ego con il sangue
sei l'aruspice io il timido agnellino.
Schiudi la bocca e intoni un motivetto
le tue parole sono tutte grigie
fanno scricchiolare gli alberi più secchi
le pronunci in modo stanco
oscillando il capo tieni il tempo
punti i tuoi cattivi occhi su di me
fai un sorriso compiaciuto mentre soffro
finisci l'esibizione e riponi lo strumento.
Garbatamente ti congratuli con me
che sono il tuo ascoltatore preferito
la tua vittima più inerme.

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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Il suono del violino è intenso e melodioso, cattura, se poi è suonato da un angelo nero ancor di più!
Mi è piaciuta molto la tua poesia.5*

Mi è piaciuta molto la tua poesia.5*




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mi ha fatto ( non so perchè) ricordare Samarcanda,piaciuta,ciao


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Me ne intendo di violini , angeli neri e melodie strane....mi piace questa atmosfera dark... 



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non so definirla se chiamarti vittima o un lupo che non si fida 5* 



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