IL GIOCATORE
Imperterrito il giocatore ancora
lanciava ogni notte le sue carte
nell’illusorio volo del benigno fato,
dell’ atavico gioco della sua vita.
Erano rosse di cuori lo scarlatto
oppure nere di antiche sconfitte
dove dimorava una strana sorte,
quella ingenua maliziosa arte
di dare ai sogni tutte le forme.
Sentiva che quello era il suo destino
ma non senza una logica amarezza,
che guardandosi allo specchio vedeva
tempie grigie e sguardo spento e non
più il prodigo amore a lui concesso,
d’ assi i cuori e regine da illuminare
di riflesso la storia del suo cammino
e ormai stanco di queste esibizioni
il giocatore non sfiderà mai più il fato
lasciando la mano ai più fortunati,
in quello strano gioco della mente
e dei sensi il cullare dell’oblio.
lanciava ogni notte le sue carte
nell’illusorio volo del benigno fato,
dell’ atavico gioco della sua vita.
Erano rosse di cuori lo scarlatto
oppure nere di antiche sconfitte
dove dimorava una strana sorte,
quella ingenua maliziosa arte
di dare ai sogni tutte le forme.
Sentiva che quello era il suo destino
ma non senza una logica amarezza,
che guardandosi allo specchio vedeva
tempie grigie e sguardo spento e non
più il prodigo amore a lui concesso,
d’ assi i cuori e regine da illuminare
di riflesso la storia del suo cammino
e ormai stanco di queste esibizioni
il giocatore non sfiderà mai più il fato
lasciando la mano ai più fortunati,
in quello strano gioco della mente
e dei sensi il cullare dell’oblio.
Poesia scritta il 11/02/2017 - 23:30
Letta n.1016 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
bellissima
anche se...non si dovrebbe mai giocare, almeno con i sentimenti
ma sei stata bravissima,
come sempre
anche se...non si dovrebbe mai giocare, almeno con i sentimenti
ma sei stata bravissima,
come sempre
laisa azzurra 12/02/2017 - 20:01
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In questi splendidi versi, l'evolversi della vita fatto di tappe ed età. Nell'età matura prevale la riflessione e si lasciano ad altri i rischi ed i giochi di prestigio. L'argento fa riflettere. 5*
Teresa Peluso 12/02/2017 - 14:10
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Brutta ed imprevedibile cosa il gioco e tu l'hai espresso magnificamente in questi splendidi versi.ciao Anna.
antonio girardi 12/02/2017 - 12:34
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NON SI PUO' NON RIFLETTERE NEI TUOI OCULATI ET DILIGENTI VERSI.
LIETA GIORNATA, ANNA.
*****
LIETA GIORNATA, ANNA.
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Rocco Michele LETTINI 12/02/2017 - 12:13
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Concordo con Francesco...bella!
Maria Carla Pellegrini 12/02/2017 - 11:55
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C'è un pempo per giocare, per scommettere, per sfidare la sorte e poi ce n'è un altro a cui porsi con più riflessione e raziocinio ed è il tempo dei capelli bianchi.........Ottima riflessione, ciao
Francesco Scolaro 12/02/2017 - 10:59
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