Dentro a questo satellite poco amato;
sotto questo cielo, a volte stellato
che il Signore ci ha donato;
dopo che l'uomo, in conflitto con se stesso è entrato,
e l'uno contro l'altro più volte, si è schierato...
entrando in conflitto a fuoco,
solo per rendere servigio allo stato,
o perche dal nemico, si sentiva minacciato;
dopo che questo mondo più volte ci ha ingannato;
che ci ha fatto credere che il Paradiso
fosse alla nostra portata, magari qui sulla terra
in qualche posto incantato:
e invece la vita ci ha snobbato; ci ha tappato
gli occhi -e al di la del proprio naso, l'occhio non vede-
e le ali, ci ha tagliato.
Dietro a un sogno non realizzato
dopo tanto fiato e tempo sprecato;
dopo aver molto seminato, ma poco raccolto
poiche il maltempo o il fato
contro di te si è ostinato...e il tempo è stato ingrato;
dopo un brutto incidente che ti è capitato
e ti senti miracolato;
dopo un ideale che hai difeso,
ma poi a niente è servito il tanto impegno profuso;
dopo tanto odio...
e un fiore che è avvizzito,
perche ogni giorno non è stato innaffiato;
e il tuo sentimento è stato mortificato;
-e il cuore inaridito- da un tempo, impazzito;
e il verde è stato calpestato
dall'incuria della gente, o dallo Stato
o spazzato via dal cemento armato...
Dopo averci dato dentro con afflato, in passato...
remoto o di recente,
per ricostruire quanto aveva distrutto,
devastato...il terremoto,
e sepolto, tanta povera gente;
e chi è sopravvissuto, non si è più ripreso dallo spavento!
Dopo tante vite falcidiate o morte annegate...
dopo ogni vile attentato e un crimine efferato:
sembra una scena -ma non lo è-
su un palcoscenico di un teatro,
...cosa rimarrà di questa vita!
Dietro a quel muro di cemento armato
che è stato abbattuto,
non rimane che... sterpaglia...
e un fine reticolato... di filo spinato.
E un campo minato...di spine.
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SERENA GIORNATA, FRANCESCO.
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Realistica ma anche pessimistica