Il gioco
Nelle sue movenze vi era intagliato un profumo
che ricordava il salice piangente,
e fletteva verso ermetici giardini incastonati nelle ore
tinteggiate di leggero smarrimento.
Con fare malizioso sporgeva da un contorno intrecciato e misterioso.
Sorrideva ai soffi scanzonati... di un gioco chiamato amore!
che ricordava il salice piangente,
e fletteva verso ermetici giardini incastonati nelle ore
tinteggiate di leggero smarrimento.
Con fare malizioso sporgeva da un contorno intrecciato e misterioso.
Sorrideva ai soffi scanzonati... di un gioco chiamato amore!

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Voto: | su 6 votanti |
Commenti
grande... bussa, entra e ti scuote...
bella bella
*****
bella bella
*****


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Molto bella e con immagini elaborate cariche di emozionalità 



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bellissima
quando il gioco giovane, infantile dell'amore
accende e fa sognare....
eppure, Sebina
io leggo anche un arbusto straordinario che si insinua malizioso in un giardino proibito....l'amore proibito

quando il gioco giovane, infantile dell'amore
accende e fa sognare....
eppure, Sebina
io leggo anche un arbusto straordinario che si insinua malizioso in un giardino proibito....l'amore proibito




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Metaforicamente espressiva seguitata con maestria.
Lieta settimana, Sebina.
*****.
Lieta settimana, Sebina.
*****.


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una poesia coinvolgente molto bella 



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Bella e coinvolgente, molto bella 



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Attraverso la parodia di una natura intensa ed avvolgente, emerge una dea da movenze dolci è accattivanti, lei Venere per conquistare la scena.
Molto bella.
Molto bella.


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Una metafora stupenda.. di grande effetto, quindi incisiva, e arriva davvero bene. Complimenti


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